Pompa di calore; può funzionare da sola o va integrata con altre fonti ?

di | Febbraio 4, 2014

In questo breve articolo descriveremo le principali configurazioni impiantistiche in cui vengono inserite le pompe di calore.

Monovalente

In questa modalità il calore necessario viene interamente generato dalla pompa di calore. Le pompe di calore terra/acqua e acqua/acqua sono particolarmente adatte per il funzionamento monovalente in quanto entrambe mantengono una temperatura costante per tutto l’anno.

Monoenergetica

In modalità monoenergetica, insieme alla pompa di calore viene anche utilizzato un sistema di riscaldamento elettrico (in genere una resistenza elettrica) per coprire il fabbisogno di calore. Questa integrazione è particolarmente vantaggiosa con le pompe aria/acqua, le quali hanno una potenza di riscaldamento e un’efficienza che diminuiscono con l’abbassamento della temperatura esterna. La pompa copre circa il 70-85% del fabbisogno di calore complessivo.


Bivalente

In modalità bivalente, la pompa di calore deve essere integrata con un altro generatore termico (ad es. caldaia a gasolio o a gas) per soddisfare il fabbisogno di calore. È ideale in caso di edifici ristrutturati, dove è già presente un generatore termico e la pompa di calore viene installata in un secondo momento. Il funzionamento bivalente può essere sia alternato che parallelo. Con il funzionamento alternato, la pompa si spegne e l’altro generatore di calore si attiva al raggiungimento di una determinata temperatura esterna. Con quello parallelo, invece, la pompa rimane in funzione anche dopo l’entrata in funzione dell’altro generatore di calore. In base alla modalità operativa, la pompa copre il 50-70% del fabbisogno di calore.

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