Come gestire l’impianto di riscaldamento a pavimento.

di | Febbraio 2, 2013

Chi ha installato nella propria abitazione un sistema di riscaldamento a pavimento, si trova molto spesso a disagio nel regolare la temperatura all’interno della propria abitazione.

Questo perché generalmente si è abituati a gestire l’impianto come quando avevamo i radiatori; ma questo tipo di impianto è diverso e la sua gestione è completamente diversa.

Vediamo qui di seguito i concetti principali che bisogna capire.




Premessa importante del riscaldamento a pannelli radianti a pavimento

Con il riscaldamento a pavimento l’erogazione del calore avviene attraverso tutta la superficie del
pavimento; questa distribuzione uniforme riduce al minimo la differenza di temperatura tra la superficie
radiante e l’ambiente evitando moti nell’aria.

Questa tipologia di impianto di riscaldamento mantiene il pavimento ad una temperatura superficiale
inferiore alla temperatura corporea umana (circa 29°C) così da non recare disagi agli utenti.
Distribuzione della temperatura in impianti a pavimento e a radiatori

L’acqua che arriva dalla caldaia o dalla centrale termica, dopo essere stata opportunamente termo
regolata, entra nelle serpentine dell’impianto a pavimento cedendo calore per conduzione al massetto del
pavimento; a sua volta il pavimento cederà calore all’ambiente per irraggiamento.
Un irraggiamento adeguato e controllato, una distribuzione uniforme della temperatura e basse velocità
dell’aria fanno sì che il calore si trasmetta adeguatamente all’ambiente, là dove le persone vivono e
lavorano.

I moderni sistemi di termoregolazione permettono di adeguare le prestazioni dell’impianto alle effettive
necessità ed alle variazioni climatiche, aumentando i rendimenti termici dell’impianto e permettendo i più
elevati livelli di comfort abbinati a inferiori costi di gestione; nel caso di impianto centralizzato, questa
termoregolazione avviene a livello della Centrale Termica condominiale e consente di regolare la
temperatura di mandata del fluido circolante nell’impianto.

GESTIONE EFFETTIVA DELLA TEMPERATURA AMBIENTE

Ogni abitazione è dotata di un termostato ambiente di tipo programmabile che consente di regolare la
temperatura dell’appartamento in funzione delle esigenze di comfort di chi ci abita.
A differenza degli impianti di riscaldamento tradizionali a radiatori, gli impianti a pavimento sono
caratterizzati da una inerzia termica (capacità dei materiali di attenuare e ritardare l’ingresso in ambiente
del calore e capacità di accumulare calore e di rilasciarlo gradualmente nel tempo) che consente
all’impianto di essere a regime e quindi di cedere calore all’ambiente solo dopo un certo tempo; per
questa ragione gli impianti a pavimento non possono essere utilizzati nello stesso modo in cui si utilizzano quelli a radiatori, ad esempio impostando il termostato perché l’impianto si accenda un’ora prima del rientro a casa degli abitanti.

Per un corretto funzionamento e una gestione che consenta un effettivo risparmio, l’impianto di
riscaldamento dovrà essere impostato durante il giorno, nelle ore in cui l’alloggio è abitato, ad una
temperatura di comfort pari a 20°C (secondo le normative vigenti), mentre nelle restanti ore del giorno e
della notte l’impianto dovrà essere in fase di attenuazione con una temperatura ambientale impostata pari a
16-17°C.


Sono necessarie circa un paio di ore per elevare la temperatura ambiente dai 16-17°C della attenuazione
ai 20°C, pertanto occorrerà tenerne conto in fase d i impostazione del programma settimanale sul
termostato.

L’inerzia dell’impianto (tempo necessario per riportare l’impianto alla temperatura ideale) è tale che
lo spegnimento è consigliato solo per periodi di lunga assenza (oltre tre settimane); pertanto sarà
possibile spegnere l’impianto di riscaldamento impostando la funzione “antigelo”, ma occorrerà prevedere
l’accensione dell’impianto almeno due giorni prima del rientro a casa.

La scelta di quanto tempo prima accendere l’impianto in occasione del rientro dipenderà dalle temperature
esterne, dal numero di giorni di spegnimento, dalle dimensioni dell’edificio e dal suo grado di occupazione;
ad ogni modo 48 ore possono ritenersi sufficienti per far sì che gli ambienti abbiano raggiunto la
temperatura di comfort richiesta.
.
Gli impianti di riscaldamento a pavimento sono progettati e dimensionati in modo che la temperatura
superficiale del pavimento sia inferiore a quella corporea, così da evitare quei problemi di circolazione agli arti la cui nomea ha accompagnato gli impianti a pavimento negli anni scorsi; pertanto toccando il
pavimento non si avrà la sensazione di calore, anche qualora l’impianto sia funzionante correttamente e
stia riscaldando l’ambiente.

Da come si capisce da quello descritto in questo articolo, si può capire che mantenere costante la temperatura durante il giorno, e avere un abbassamento non troppo alto durante la notte permette di avere comfort altissimo e una spesa energetica molto contenuta.

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